Perché si celebra il Solstizio d’Inverno
Al solstizio d’inverno viviamo la notte più lunga dell’anno. In quel momento le ore di buio raggiungono il loro apice. Simbolicamente, rappresenta il passaggio dal buio alla luce, dalla morte alla vita. Simbolo di risalita, rigenerazione, rinascita spirituale. Per questo nelle ore del solstizio d’inverno alcune scuole di yoga, meditazione, sciamanesimo propongono pratiche, ritiri, eventi e workshop. In questo articolo vediamo perché si celebra il solstizio d’inverno.
Storia del Solstizio d’Inverno
Il solstizio d’inverno viene celebrato da secoli in diverse parti del mondo, è un rito di passaggio per molte civiltà antiche e per svariate culture contemporanee.
- Gli Antichi Egizi usavano celebrare la rinascita del sole che avviene nelle ore in cui le giornate cominciano ad allungarsi. Molti templi egizi erano progettati per celebrare gli eventi celesti, come il Grande Tempio di Amon a Karnak.
- Gli Antichi Romani il 25 dicembre celebravano il dio Mitra, dio del sole invincibile o sol invictus.
- Con l’avvento del Cristianesimo la celebrazione del dio del sole venne assorbita diventando il Natale, festa dedicata alla nascita di Cristo, sole, maestro e luce per i cristiani.
- Il solstizio di inverno era celebrato presso le popolazioni celtiche con il nome di Yule. Il termine deriva dal norreno Jól che significa “ruota dell’anno”. Un momento dell’anno di intensa connessione con la natura e con il proprio sé profondo.
- In Cina e in altri paesi dell’estremo oriente, tra il 21 e il 22 dicembre, si celebra la festa del Dongzhi, ovvero ”estremo dell’inverno”. Il solstizio d’inverno è il momento in cui lo yin è al suo apice, mentre l’energia dello yang inizia a rinforzarsi gradualmente. Lo yin e lo yang sono due realtà opposte ma complementari e inscindibili: non ci potrebbe essere luce senza oscurità.
Meditazione del Solstizio d’Inverno
Dunque, perché si celebra il solstizio d’inverno? Queste culture, seppur molto diverse tra loro, hanno qualcosa in comune. Nelle ore del solstizio d’inverno, tutte danno importanza ai momenti di raccoglimento e meditazione. Il fine è sempre comprendere quali siano le nostre intenzioni più profonde dell’individuo e lasciare andare ciò che ha ormai fatto il suo corso.
Lo yoga in ogni sua espressione – dal tradizionale hatha yoga allo yoga dinamico ashtanga-vinyasa, senza trascurare le pratiche di respirazione o pranayama – aiuta a liberarsi dalle tensioni fisiche e psichiche per connettersi con “il divino”. Ed è attraverso la pratica della meditazione, indicata negli 8 rami dello yoga come percorso Dharana, Dhyana, Shamadi, che possiamo davvero volgere lo sguardo verso noi stessi.
Attraverso la conoscenza di sé e il superamento dell’ego, è possibile raggiungere la consapevolezza dell’interconnessione di tutte le creature. Se praticato con coscienza meditativa, lo yoga consente di riconoscere il divino in sé e negli altri, prendendosene cura. Yoga e meditazione permettono di intraprendere un percorso di rinascita, proprio come rinasce il sole. Il solstizio d’inverno è un momento ideale per meditare profondamente.
Yin Yoga del Solstizio d’Inverno
Lo yin yoga è una pratica yoga di ascolto profondo, in cui gli asana – posizioni dello yoga – vengono tenuti per parecchi minuti. Questo stile di pratica è un dono da fare a sé stessi nelle ore del solstizio. Lo yin yoga si propone infatti, più di altri stili di yoga contemporanei, un profondo ascolto interiore, innalzando la predisposizione a lasciare andare. Ecco perché si celebra il solstizio d’inverno: per darsi l’opportunità di lasciar morire alcune parti di sé, cambiare pelle, rinascere rinnovati.
Celebrare il Solstizio d’Inverno
L’inverno è la stagione del raccoglimento: una stagione propizia per visualizzare i progetti futuri e vederli crescere e concretizzarsi attorno all’equinozio di primavera. I percorsi trimestrali di yoga YOU Elements supportano settimanalmente gli allievi di Torino nel manifestare le proprie intenzioni, iniziando ogni sessione di pratica yoga con un sankalpa. Nei giorni delle festività natalizie, è possibile praticare grazie al corso online Yoga delle Relazioni, un percorso ypga completo, che unisce alla filosofia yoga, videolezioni pratiche, meditazioni, esercizi di coaching.
Richiamare la Luce nella Vita
Durate la notte del Solstizio d’inverno, oltre a praticare yoga e meditazione, puoi organizzare il tuo rituale personalizzato. Una pratica creativa, libera, che senti essere un richiamo della luce. Lo ha fatto Elena, una ragazza della community YOU elements, che ci racconta la sua esperienza personale.
“L’anno scorso ho fatto un piccolo rituale del solstizio d’inverno: ho acceso una candela vicino alla finestra per rappresentare il Sole nascente, ho spento le luci e ho meditato in modo da far emergere dal mio subconscio le mie più profonde intenzioni e aspirazioni. Successivamente ho scritto le mie speranze su 10 bigliettini che ho piegato e riposto in una scatolina di latta. Mi sono ripromessa di non aprire la scatola fino al solstizio dell’anno successivo, quindi in questi giorni potrò farlo e notare cosa ho realizzato. Ma mi sono già resa conto che la maggior parte delle speranze che avevo scritto si sono avverate. Elena”.
Creare il Tuo Rituale Personale
L’esempio di Elena insegna che non occorre seguire regole precise, ma è possibile creare il proprio rituale personale. Basta liberare la creatività e farsi guidare dal cuore. Ecco altre idee per un rituale del solstizio d’inverno:
- Rito della foglia. Scrivi su una foglia ciò che vuoi lasciarti alle spalle, prendi un contenitore, strappa la foglia in tanti pezzetti, gettali nel recipiente e versa dell’acqua. Lascia trascorrere la notte, la mattina versa il contenuto nella terra di un giardino o di un parco e ringrazia.
- Rito della candela. Accendi una candela profumata e scrivi su un foglio tutto quello che vuoi allontanare dalla tua vita. Ringrazia tutto, anche le cose meno piacevoli: riconosci quello che ti hanno insegnato, nonostante la sofferenza. Successivamente piega il foglio e brucialo. Rimani in osservazione della fiamma della candela per qualche minuto, praticando l’esercizio del trataka.
- Rito del desiderio. Questo rituale è ancora più bello se condiviso con amici e familiari. Scrivete su bigliettini colorati i vostri desideri, arrotolateli o create simpatici origami e poi chiudeteli con un cordino, avendo cura di tenerli segreti. Appendete i bigliettini all’albero di Natale e proseguite con i festeggiamenti. L’energia vitale del sempreverde e la magia della festa si metteranno al lavoro per realizzare i vostri desideri.
Consapevolezza e Speranza
Tieni accesa dentro di te la speranza, l’energia della motivazione, quel fuoco sacro che arde e che rende possibile l’azione. Per lo yoga, questo fuoco si chiama tapas, ed è ciò che resta dopo l’entusiasmo iniziale. La consapevolezza dei benefici della pratica yoga sul lungo periodo, andando oltre lo stupore dei primi tempi e continuando a praticare costantemente. Affidarsi ai cicli della natura (come le stagioni e ai cicli della luna), consente di riconnettersi con se stessi e di vivere in armonia. Nei giorni attorno al solstizio d’inverno, pianta il seme dei tuoi buoni propositi per il 2024. Sotto lo strato di gelo della terra, i tuoi semi saranno custoditi e accuditi con amore, per germogliare con il sole della primavera. Buona fine e buon inizio!
YOU elements